Battuto anche Cutrofiano, adesso si sogna

Vince e convince la Sigel, inanellando il terzo successo consecutivo ed esaltando un ruolino di marcia che adesso autorizza a sognare in grande. Una squadra, quella azzurra, che ha perso definitivamente tutte le incertezze che ne avevano segnato fin qui il cammino e che hanno causato il ritardo accumulato in classifica. Una squadra che ha acquisito sicurezza e spavalderia. E che ha eliminato ogni sbavatura, seppur in un torneo che continua a mostrare le stimmate dell’equilibrio. Ieri sera, contro una Demo.Co.S Cutrofiano che accusava, rispetto alla Sigel, un solo punto di ritardo, le azzurre hanno sciorinato un gioco piacevole e determinato. E non hanno mai dato la pur minima sensazione di essere in difficoltà. Neppure quando hanno ceduto alle salentine il terzo set. E’ proprio questo l’ennesimo segnale positivo che arriva da un’altra prestazione pregevole: il non aver mai “offerto” alla platea un’idea negativa, ma solo l’estrema consapevolezza che, ancora una volta, la vittoria sarebbe arrivata senza strascichi. Una squadra precisa, forte dei propri mezzi, completa e grintosa in ogni unità. E soprattutto compatta più che mai, decisa a raggiungere l’obiettivo prefissato. Per Cutrofiano c’è stato così poco da fare. La reazione volenterosa delle atlete di coach Carratù non ha nemmeno scalfito la volontà e lo slancio delle ragazze lilybetane. Che hanno reagito con veemenza alla battuta d’arresto arrivata dopo la straripante superiorità mostrata nelle prime due frazioni di gioco. E hanno concluso il match senza cedere mai al nervosismo o all’ansia. Ciccio Campisi ha riconfermato il sestetto di otto giorni addietro, con Trabucchi in palleggio, Scirè e Marcone schiacciatrici, Centi e Giuliani centrali, M’bra opposto e Agostino libero. Dall’altra parte Antonio Carratù ha mandato sul taraflex l’applaudita ex Giulia Mordecchi in cabina di regia, Karalyus opposto, Antonaci e Vincenti centrali, Gili e Mancuso di banda e Faraone libero. Inizio di gara combattuto, con una fast di Angelita Centi che manda le squadre al primo time-out tecnico sull’8-7. Poi la Sigel ingrana la quarta: Scirè, Giuliani, ancora Scirè, quindi Marcone e M’bra realizzano in sequenza portando il punteggio sul 16-11. Sul 17-14 coach Campisi si avvale del prezioso servizio di Federica Foscari, mandandola in campo al posto della M’bra. Sul 20-15 lo stesso tecnico azzurro cambia la palleggiatrice: dentro la Buiatti per dar fiato a un’ impeccabile Trabucchi. Quindi ancora la M’bra, rientrata in campo sul 21-19, allunga in modo decisivo. Fino alla chiusura (25-20) dell’ormai inossidabile Scirè. Ancora più netto il punteggio che consegna alle padrone di casa il secondo set: dall’8-4 del primo time-out tecnico al 16-8 del secondo il passo è breve. La Sigel doppia letteralmente un avversario che appare, dal canto suo, imbambolato. Finisce 25-14, con Cutrofiano che sbaglia l’ultimo servizio. Il terzo set si apre con la reazione pugliesi, che appaiono decise a non farla finire lì. Il set diventa bello, combattuto, a tratti anche aspro. Ma alla fine saranno due errori in battuta delle azzurre a consegnarlo alle avversarie. Brave, comunque, a condurlo in vantaggio fino agli ultimi scambi. E a rintuzzare l’ultimo sussulto delle ragazze di Campisi. Che, dal canto suo, prova a sfruttare i centimetri in più di Valentina Biccheri per superare il muro salentino, cresciuto in maniera esponenziale, e capace di frenare gli impeti della Scirè e della Marcone. Ma con la Sigel delle ultime settimane si possono dormire sonni tranquilli: le azzurre rientrano in campo con rinnovate energie e senza alcun segno del passo falso appena concretizzatosi. Annullano il break che il servizio di Giulia Mordecchi, con tre ace consecutivi, aveva spalancato. E confezionano un contro-break di otto punti, staccando Cutrofiano sul 9-4. Le salentine, a dire la verità, riescono a riavvicinarsi nel finale. Rosicchiando diversi punti alla Sigel. Ma alla fine le azzurre, senza tentennamenti, mandano in porto il successo. Chiudendo il match sul definitivo 25-20, che segna il 3-1 foriero di altri tre preziosissimi punti. Tra il tripudio dei quattrocento spettatori, c’è gloria anche per Camilla Macedo. Al suo debutto interno stagionale, dopo il set di Altino. Che ne aveva segnato il rientro.

Ci piace evidenziare la maiuscola prova di tutte le atlete scese in campo, ma consentiteci di spendere una parola per l’esaltante prova di Silvia Agostino. Che, alla presenza dei suoi tifosi personali giunti dalla Val D’Ossola e divenuti ormai supporters azzurri a tutti gli effetti, va ormai consacrata a ruolo di baluardo insuperabile nella difesa di una compagine lanciata verso l’assoluta precisione di meccanismi di gioco favolosi a vedersi. In attesa di forgiare, magari nelle due prossime trasferte consecutive, un salto in classifica figlio di forza e convinzione.

Sigel Marsala Volley – Demo.Co.S. Cutrofiano 3-1 (25-20/25-14/21-25/25-20)

Sigel Marsala Volley: Trabucchi 3, Centi 9, Scirè 18, Macedo, M’bra 12, Foscari, Biccheri 2, Marcone 19, Giuliani 7, Buiatti 1, Agostino (L) – All. Ciccio Campisi

Demo.Co.S. Cutrofiano: Cavarra, Gili 6, Antonaci 10, Vincenti 12, Scupola, Mordecchi3, Karalyus 10, Ghezzi 2, Mancuso 1, Mighali, Faraone (L), Manieri – All. Antonio Carratù

Arbitri: Laura De Vittoris, Antonella Verrascina

UFFICIO STAMPA

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