Eleonora Furlan, trevigiana di Ponte di Piave, sarà una delle centrali della Sigel Marsala Volley per la prossima stagione. Nata nel marzo del 1995, dall’alto dei suoi 188 centimetri si candida a dominatrice della rete in quel torneo di A2 che la vedrà sicuramente protagonista a onta della sua ancor giovane età. Per lei sarà la prima avventura al sud. “Ed era ora”, sembra far trapelare dalle sue parole tutte incentrate su quell’emozione che alla fine lei stessa terrà a sottolineare. Nonostante di esperienza ne abbia già maturata parecchia – Ho iniziato a giocare a pallavolo a otto anni nelle scuole di minivolley a Salgareda, piccolo comune poco distante da casa mia – inizia a ricordare, rimuginando sul suo passato – Poi, a tredici anni sono andata a San Donà, nelle giovanili dell’AGS. Dove sono cresciuta e dove è iniziata la mia vera maturazione atletica. A sedici anni infatti ho debuttato in B1 e sono rimasta a San Donà per quattro anni, tra alti e bassi della nostra squadra – Due retrocessioni, un ripescaggio e una promozione, tra B1 e B2: si può sintetizzare così la sua avventura nella squadra biancazzurra, spesso fucina di giovani talenti – Dopo l’ultima promozione ho lasciato la squadra dove l’avevo trovata, in B1 – conclude con un pizzico di soddisfazione. Le chiediamo della sua esperienza nella nazionale giovanile italiana – Sono stati due anni davvero importanti, che mi hanno permesso di confrontarmi, seppur giovanissima, a livello internazionale. Con la pre-juniores, praticamente l’under 17, abbiamo disputato la finale del campionato europeo di categoria ad Ankara, cedendo proprio davanti alla padrone di casa –
Poi il grande salto in A1, nel 2013 – Sinceramente non me lo aspettavo: avevo appena compiuto i diciott’anni e il trasferimento all’Imoco Conegliano è stato una gradita sorpresa – Eleonora continua a raccontarsi, soffermandosi con orgoglio su quell’importante passaggio della sua carriera – E’ stata un’esperienza, oltre che come detto inattesa, bella e istruttiva. L’aver conosciuto tante compagne più mature di me, il poter stare a loro fianco, mi ha fatto crescere come atleta e come persona. Anche se spesso mi toccava fare panchina. Un’esperienza che rifarei volentieri: la A1 è un mondo totalmente a sé, diversamente entusiasmante – quindi aggiunge – E’ il professionismo nel senso pieno della parola – Poi chiude l’argomento – In quel campionato arrivammo fino alla semifinale dei play-off – Seguono a ruota due tornei di A2: il primo a Rovigo e il secondo, quello dello scorso anno, a Legnano. Con la casacca giallonera della SAB Volley – Altra bella soddisfazione – continua Eleonora – Siamo arrivate sino alla finale dei play-off, persa contro Pesaro. Ma la società è stata ripescata in A1. Per me è stato come un campionato vinto – Le parliamo delle sue nuove compagne – Conosco Giulia Agostinetto, è di San Donà, praticamente delle mie parti. Anche se non abbiamo mai avuto occasione di incontrarci o confrontarci. Ma anche Jasmine Rossini, che giocava sempre a San Donà – poi precisa – Io allora ero davvero una ragazzina alle prime armi – Il primo trasferimento al sud, dicevamo all’inizio – In effetti non son mai stata nelle vostre zone, nemmeno in vacanza. Sono un po’ emozionata, ma soprattutto tanto carica. Mi emoziona e affascina il “nuovo” che mi aspetta. Non vedo l’ora di iniziare questa nuova esperienza dalla quale mi aspetto tanto. Non vedo l’ora di ripartire: mi manca troppo il volley giocato – ci tiene a sottolinearlo – Sono ferma da troppo tempo – Da quanto, Eleonora? – Sono quasi tre mesi, ormai. A metà maggio abbiamo concluso il nostro torneo a Legnano. Mi hanno raccontato che a Marsala si sta davvero bene. E ciò non fa altro che aumentare la mia voglia di tuffarmi nella nuova avventura – Parole che la dicono lunga sulla grinta della nuova centrale azzurra. E sulla sua passione per questo sport. Ti aspettiamo, abbiamo voglia di ripartire anche noi. Benvenuta.
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