Poker azzurro a Baronissi, con Benny Marcone mattatrice

Vince ancora la Sigel, superando a domicilio la P2P Baronissi, fanalino di coda. Che dopo un primo set da sparring-partner, ha provato a vendere cara la scorza. Pur senza riuscire a contrastare il passo ormai deciso delle ragazze di Ciccio Campisi, bravissime anche a soffrire e a stringere i denti quando le fasi della contesa hanno finito per richiederlo. Tre punti importantissimi, ottenuti con l’handicap di dover cambiare campo di gioco. La gara infatti, all’ultimo momento, è stata spostata per “cause di forza maggiore” (leggasi condensa formatasi sul terreno), presso il piccolo impianto della vicina Mercato San Severino. Ma, per fortuna, è potuta iniziare con solo un quarto d’ora di ritardo. Tre punti importantissimi innanzitutto per restare nella scia di quell’inarrestabile battistrada che si sta dimostrando la MAM S.Teresa Riva. Ma anche per l’esponenziale crescita di un morale e di una convinzione che sembrano avviarsi verso lo zenit. La Sigel scende in campo con la formazione schierata da coach Campisi nelle ultime settimane – Trabucchi palleggiatrice, Centi e Giuliani centrali, Marcone e Scirè di banda, M’bra opposto e Agostino libero. Castillo, tecnico della P2p oggi all’esordio in panca, risponde con Del Vaglio in palleggio e poi D’Arco opposto, La Rosa e Gagliardi centrali, Pericolo e  Armonia schiacciatrici nonché Lanari nel ruolo di libero. L’inizio della partita crea subito le basi per un monologo delle azzurre, che fanno del primo set terra di conquista. Il parziale di 1-8 al primo time-out tecnico è impietoso. Benedetta Marcone (alla fine top scorer con 24 punti) indossa subito i panni della giustiziera e bombarda le avversarie lasciando loro davvero poco da fare. Non c’è spazio nemmeno per una possibile reazione delle padrone di casa, le cui velleità di rimonta vengono spazzate via scambio dopo scambio. Dal 6-16 del secondo time-out tecnico si giunge, lisci come l’olio, fino all’8-25 finale. Col punto conclusivo realizzato proprio da Benny Marcone. Troppo facile, qualcuno potrebbe anche esclamare. E in effetti, pur esaltando i valori di una Sigel davvero in palla, la P2P non può essere solo quella “non pervenuta” della prima frazione di gioco. La compagine di Castillo ritorna in campo con un altro piglio e da qui in avanti la contesa assumerà tutt’altri toni. Pur con una squadra azzurra sempre all’altezza, che dovrà ricorrere però a tutte le proprie risorse per avere la meglio sulle avversarie. Il secondo set vede subito lo sforzo profuso dalle padrone di casa per rientrare in partita. Il match diventa, anzi si trasforma in battaglia. Punto dopo punto l’equilibrio non tende a spezzarsi. Il massimo vantaggio delle rossoblù, che provano a cavalcare la corrente, giunge infatti fino ai due punti. Ma la Sigel da la sensazione di giocare al gatto col topo. Come se non temesse affatto l’inerzia della partita. Le azzurre riescono così a passare in vantaggio prima del secondo time-out tecnico, sul 12-13. Poi un pallonetto della Scirè lo mantiene sul 13-14. Quindi riparte Baronissi. Pigiando sull’acceleratore e sicuramente convinta di poter fare male all’avversaria che nel primo set non le aveva lasciato scampo. La gara si accende. La Sigel spreca il doppio vantaggio del 20-22. E quando Angelita Centi ottiene il punto del 23-24 i giochi sembrano esser giunti all’epilogo. Ma a quel punto inizia una partita nella partita. Colpo su colpo, con un’emozionante altalena. Ancora un match-ball per le lilybetane. Campisi manda in campo la Foscari per la Centi. Ma Baronissi impatta di nuovo, grazie a capitan Marica Armonia. Il set si trascina, nell’equilibrio più snervante, fino a quando Joelle M’bra lo chiude sul 27-29. La lama, piombata come una ghigliottina sulle speranze della squadra di casa, andata veramente vicina all’impresa di riaprire la gara, sembra togliere ogni dubbio sull’esito finale del match. E infatti la Sigel riparte alla grande nella terza frazione. Accumulando, palla dopo palla, quel vantaggio che sembra rassicurare tutti prima del tempo. Joelle M’bra conduce le danze, realizzando una sequenza di punti che danno un preciso indirizzo alla contesa. Con la Marcone sempre sugli scudi, anche la Trabucchi, la Scirè, la Giuliani e la Centi mettono a segno punti importanti. Tanto preziosi da portare al secondo time-out tecnico con il cospicuo vantaggio di 9-16. Ma il vecchio detto “non vendere la pelle dell’orso se non l’hai ucciso” fa valere il proprio, carismatico peso. Da dove Baronissi tiri fuori le energie per ripartire non ci è dato saperlo. Fatto sta che le ragazze di Castillo, sul 13-18, si concedono un’impennata d’orgoglio e di gioco che si concretizza in un break di cinque punti. Che rimettono il set sui binari della parità. E di nuovo allora la Sigel riallaccia le cinture, per riprendersi quello che sembrava potergli sfuggire di mano. Di nuovo a testa bassa, Centi e compagne vanno alla carica. Trovando, nella strenua resistenza delle avversarie, un ostacolo da superare con tutta la grinta del caso. Inizia di nuovo un finale al cardiopalma, per una gara che sembra di nuovo chiusa sul 22-24. Ma che viene riaperta da due punti consecutivi di Anna Pericolo. Fino al venticinquesimo punto realizzato dalla M’bra e al ventiseiesimo realizzato, guarda un po’, da Benny Marcone con un decisivo ace. Un punto che chiude una battaglia da cui portar via, oltre ai tre punti, tanti insegnamenti che saranno preziosissimi per il futuro. E soprattutto la convinzione della forza fisica e mentale di una squadra dalle sette vite. Proprio come i gatti. Una squadra che, e non è affatto un caso, ha ottenuto stasera la quarta vittoria consecutiva. Qualcosa vorrà pur dire, no?

P2P Baronissi – Sigel Marsala Volley 0-3 (8-25 / 27-29 / 24-26)

P2P Baronissi: La Rosa 8, Rago, D’Agostino, Del Vaglio, Pericolo 8, Lanari (L), Viscito 1, Gagliardi 9, D’Arco 3, Armonia 9 – All. Ivan Castillo

Sigel Marsala Volley: Trabucchi 4, Centi 7, Scirè 11, Macedo, M’bra 9, Foscari, Biccheri, Marcone 24, Giuliani 5, Buiatti, Agostino (L) – All. Ciccio Campisi

Arbitri: Michele Lotito, Giovanni Di Scipio

 

 

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