Grande, grandissima vittoria quella ottenuta sabato scorso dalla Sigel Marsala a spese del malcapitato Luvo Barattoli Arzano. Una vittoria che, per certi aspetti, va ben oltre il peso dei punteggi parziali. Con il terzo set che, in effetti, è stato l’unico davvero combattuto. La squadra di Ciccio Campisi, ed è forse il fatto più importante, ha subito dimostrato di aver lasciato in naftalina le piccole titubanze della gara precedente. Dove aveva concesso una frazione alla squadra avversaria (la P2P Baronissi, ndr). Guarda un po’ proprio la terza. Quanto detto fa da inequivocabile segnale alla constatazione che il gruppo lilybetano è in crescita. Una crescita esponenziale, simmetrica in tutte le unità. Il cui valore e la cui struttura tecnica non è possibile mettere in discussione. In parole povere tutto ciò si potrebbe anche sintetizzare nell’involucro del sostantivo “amalgama”. Base fondamentale per poter affrontare un torneo di vertice e, possibilmente, ricco di quelle soddisfazioni che non andiamo a sviscerare soltanto per mera scaramanzia. Se andiamo poi a scorrere la classifica effettiva dopo le prime tre giornate di campionato ci accorgiamo che la Sigel, guarda caso, è già la capolista solitaria. Otto punti, frutto di tre vittorie, di cui la prima al tie-break (a Cutrofiano, ndr). Tre risultati che, in un modo o nell’altro, sono testimoni antesignani di quello che potrà essere anche quest’anno il ruolino di marcia della compagine azzurra. Una classifica ove non sorprende più di tanto il secondo posto di Casal de’Pazzi e Maglie, ma che evidenzia la forza della matricola abruzzese Altino. Sarà vera gloria? E’ presto per dirlo. Ritornando alla gara di sabato scorso, la stessa si può riassumere evidenziando, ancora una volta, la straripante preponderanza di Biccheri e compagne. Capaci di entrare rapidamente in partita e affondare l’avversario nei momenti topici della stessa. Concedendosi anche sfrontatamente il lusso di rifiatare e rituffarsi nella contesa al momento giusto. Adesso la difficile trasferta di Aprilia, per una gara che si disputerà domenica alle 16,30. Contro una squadra costruita per vincere, ma che ha incredibilmente stentato fino a oggi. La squadra laziale sabato scorso ha respirato, andando a espugnare il campo del fanalino di coda P2P Baronissi. Piazzandosi adesso, con quattro punti, in una “più tranquilla” posizione di medio-bassa classifica. Una vittoria, quella della compagine laziale, ottenuta al termine di una gara più combattuta di quanto non dica lo 0-3 finale. Che viene smentito dai parziali risicati (20-25/24-26/24-26) che hanno dato senso all’incontro. Un roster comunque, quello di coach Tonino Federici, che annovera atlete d’indubbio valore. Che confermano i pronostici, ma smentiscono l’attuale piazzamento non certo onorevole. In primis la centrale Viviana Corvese (classe 1987), con esperienza da vendere maturata sui campi di serie A con le divise di Roma, Chieri e Pavia. Lo scorso anno grande protagonista della promozione in B1 della Volley Group, ritorna quest’anno nella società pontina dove aveva già militato nella stagione 2013/14. Poi le altre centrali Veronica Guidozzi, ex Maglie, ma già in A1 col Novara, e Marta Borghini, rientrata dopo la stagione in B2 a Minturno. In palleggio la squadra laziale presenta Eleonora Gatto, riconfermata, ex Todi, e Margherita Muzi, cresciuta nel Casal de’ Pazzi. Dopo diverse stagioni disputate nel Volley Friends come attaccante di banda, da oltre due anni è diventata palleggiatrice. Molto valido il “set” delle schiacciatrci. A partire da Deborah Liguori, che ha alle spalle tanti tornei in A con Santa Croce, Vigna di Valle e Frosinone. Quindi le riconfermate Roberta Borelli e Martina Kranner, ex Volley Group anche lei. L’opposto è un’altra veterana di questi tornei, anche lei ad Aprilia la scorsa stagione: Caterina Gioia, classe 1992, 1,83 d’altezza. Dopo l’avventura in serie A2 in quel di Frosinone, ha giocato in B a Chieri e Pesaro. Per poi tornare in A2 a Piacenza. Infine il libero, che è Martina Lorenzini, giunta quest’estate da Terracina, lo scorso anno in B1. Una partita difficilissima, quindi. Un’ulteriore esame anticipato per la squadra marsalese. Va comunque sottolineato che qualunque risultato dovesse produrre, la sfida di domenica sarà soltanto un ulteriore passo verso quella crescita che possa portare a una sorta di perfezione. Arma importantissima, quasi una polizza d’assicurazione, per un torneo ancora lunghissimo. E, come già detto altre volte, figlio di un equilibrio che, statene certi, sarà spezzato solo strada facendo. Sicuramente il più in là possibile. Però, ci verrebbe anche da pensare in forma augurale, che il primato solitario della Sigel qualcosa vorrà pur dire. Anche agli albori di questa stagione. Anche in una fase confusa e sicuramente schiva ai pronostici. L’importante, per adesso, è mettere fieno in cascina. Il che, tradotto in gergo, vuol dire vincere il più possibile. Anche e soprattutto lontano dalle mura amiche.
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