Una bella vittoria per il commiato

Vince la Sigel. Vince quella che probabilmente è stata l’ultima partita interna della stagione. Lo fa con il più classico dei punteggi (3-0), soffrendo soltanto nella seconda frazione di gara. Una “vittoria di Pirro” quindi, visto che difficilmente i tre punti conquistati contro la Costruzioni Papa Altino serviranno ad agguantare in extremis un posto nella griglia dei play-off. Ma, a questo punto, attendere i risultati degli altri campi non costerà nulla. E, volendosi attaccare alla più bistrattata delle scaramanzie, non ci sarà nemmeno da soffrire troppo. Vista l’astrusità delle combinazioni che dovrebbero verificarsi per sovvertire i pronostici. Ma tant’è. Diventa inutile recriminare o piangere sul latte versato: è andata così e basta. L’unico rammarico potrebbe essere quello di non esser riusciti a conquistare il primo posto, come già accadute per ben due volte nell’ultimo lustro, proprio quando la mannaia degli spareggi ha finito per sgomberare il campo. Almeno per la prima classificata. Andando quindi a entrare nel dettaglio, viene subito da dire che la sfida contro Altino è stata, né più né meno, la classica gara di fine stagione. Con una Sigel che è riuscita a centrare l’obiettivo “ultima speranza” in meno di un’ora e mezza. Una Sigel capace di rimontare un secondo set ormai “quasi” andato e ottima nel chiudere il match con il minimo sforzo. La squadra abruzzese, dal canto suo, ci ha provato. E sollecitata dalla grinta e dalle urla del suo stesso coach, è arrivata a sfiorare la vittoria di almeno un set. La Sigel, che ha dovuto per di più patire l’infortunio del libero Silvia Agostino (torsione al collo dopo una caduta, per fortuna senza conseguenze) nel finale del secondo set, non ha mollato mai. E anzi, come affermato dalla capitana Camilla Macedo, è sembrata raccogliere forza dalla sfortuna. Riuscendo a sigillare il risultato senza rischiare altro. Formazione classica per la compagine di coach Campisi (Trabucchi, Centi, Macedo, Scirè, Marcone, M’bra con Agostino libero), mentre Di Rocco ha mandato in campo Calista in palleggio e poi Spagnoli, Mancini, Montechiarini, Robazza, Orazi (top scorer del match con 16 punti) nel ruolo di opposto, con Ballarini in quello di libero. Primo set “equilibratissimo”, nel punteggio e nella sua stessa evoluzione. Con Chiara Sciré che prova, sul 9-9, a dare una scossa all’equilibrio realizzando due punti consecutivi. E’ però fuoco di paglia: le teatine non mollano e restano appiccicate alle azzurre. Chiudendo addirittura in vantaggio (14-16) al secondo time-out tecnico. Ci pensano Angelita Centi, con un bella fast, e ancora l’ottima Scirè a ribaltare nuovamente la situazione. Prima che Benny Marcone allunghi sul 23-21, fino all’errato servizio di Lisa Mancini finito in rete (25-23). Il secondo set vede Altino partire sparato, fino all’1-4 rimontato dalle azzurre che impattano e mettono la freccia con una schiacciata della Marcone. Chiara Scirè realizza il punto che porta dritti dritti al primo time-out tecnico. La Sigel riesce a restare, anche se col minimo scarto, davanti all’avversaria. Prima con una veloce della Macedo e poi con un possente muro di Joelle M’bra. Scatto d’orgoglio però delle rossoblù, che sembrano riuscire a imboccare la corsia giusta. Fino al 15-18. In campo a quel punto va Valentina Biccheri, al posto della M’bra. Realizza però Chiara Spagnoli il punto che sembra dare il là al successo abruzzese (16-19), prima che la Sigel rientri prepotentemente in partita. Per ben due volte le azzurre “resuscitano”: prima acciuffando il 19-19, ancora con un muro stavolta di capitan Macedo, poi sul 22-22. Proprio quando l’infortunio già descritto del libero Silvia Agostino sembrava voler maledettamente complicare le cose. Un ace della Marcone e una conclusione out della Orazi danno alla Sigel il successo (ancora 25-23). Viatico incoraggiante per la terza frazione. Le azzurre, che tornano in campo con Federica Foscari nell’inedito ruolo di libero, iniziano a spron battuto (3-0 e poi 4-2, con un punto propiziato proprio dalla Foscari). Altino regge solo fino al primo time-out tecnico, arrivandoci in vantaggio (5-8, dopo un break di quattro punti). Poi sembra mollare. Prima Angelita Centi, quindi un tocco di Gloria Trabucchi e poi un’altra “botta” della Scirè “scalano” il risultato, riportandolo in parità (10-10). Quindi lo sprint decisivo, che parte ancora da una conclusione della Macedo. Che costringe Di Rocco a chiedere due time-out discrezionali ravvicinati. Il secondo addirittura sul 15-10. Poi un altro muro della M’bra e una conclusione vincente della Marcone aprono davanti alle azzurre un’autostrada. Entra Sara Giuliani al posto del capitano. E finisce in gloria, stavolta con un distacco più netto (25-19). Grazie ai punti realizzati di fila da Trabucchi, Scirè, Marcone e gli ultimi due da Joelle M’bra. Una vittoria quindi che ci stava, perché così doveva essere. Una vittoria che non poteva mancare, almeno per un commiato d’onore. Una vittoria che, anche se appare eufemistico dirlo, potrebbe servire a sperare fino all’ultimo. E, comunque andrà, sarà giusto tributare a queste ragazze il giusto e meritato applauso.

Sigel Marsala Volley – Costruzioni Papa Altino 3-0 (25-23/25-23/25-19)

Sigel Marsala Volley: Trabucchi 3, Centi 8, Scirè 12, Macedo 7, M’bra 11, Foscari (L), Biccheri, Marcone 12, Giuliani, Buiatti, Agostino (L) – All. Ciccio Campisi

Costruzioni Papa Altino: Calista 5, Di Paolo, Spagnoli 9, Ballarini (L), Mancini 5, Montechiarini 7, Orazi 16, Simoncini, De Toma, Robazza 2, Simeone – All. Simone Di Rocco

Arbitri: Danilo Lopes, Vincenzo Emma

Spettatori: 300 circa

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