Bello, palpitante, intenso, emozionante, equilibrato, in altre parole è stato vero derby!
Quello disputato al Palabucalo di Santa Teresa, per la 16a giornata, è stato un derby pieno di aggettivi che ne hanno demarcato i contorni e che hanno lasciato negli occhi della gente uno spettacolo degno di ben altri scenari.
Il derby di Sicilia se lo è aggiudicato la Sigel, dopo una maratona di oltre due ore, davanti ad un pubblico numerosissimo, bello, colorato e correttissimo (oltre settecento persone!!).
L’ha spuntata la capolista superando l’ennesimo esame di maturità .
Queste ragazze hanno nella testa, oltre che nelle mani, un obiettivo unico che le accomuna e che le rende “forti” davanti agli ostacoli.
Come un “filo di Arianna” nel momento delle difficoltà , il gruppo si compatta e  tira fuori il meglio di se stesso. Classico esempio lo svolgimento della gara di sabato. Sotto di due parziali a uno, prima reazione da grande squadra…poi sotto al tie break (10-12), altro colpo di reni “vincente” segno di una “forza” interiore che mai abbandona le sigelline e che le sta rendendo grandi protagoniste di questo campionato.
Ma passiamo alla cronaca.
Partiamo proprio da chi questo derby non lo doveva fare!
Macedo e Panucci (quest’ultima top scorrer della gara con 20 punti!) uscite malconce dalla gara interna con Cutrofiano, sono rimaste per lungo tempo in “forse” durante la settimana preparatoria al derby. Ma alla fine nessuno vuole restare fuori, tutte vogliono giocare e scrivere pagine importanti in questo torneo. Così l’italo brasiliana, e la “bomber” marsalese non hanno mollato un centimetro e si sono guadagnate, grazie al lavoro “immenso” fatto dallo staff medico, il loro posto in squadra.
Al fischio d’inizio dunque nulla cambia alla lettura delle squadre in campo. Diagonale Mordecchi/Biccheri, Agola/Panucci e Macedo/Pinzone, il libero è “polipo” Marinelli (i suoi tentacoli coprono tutto il campo da gioco!!).
Dall’altra parte della rete le “santateresine” con Agostinetto in regia, Facco opposta, schiacciatrici di banda Mazzulla e Vico, centrali Composto e Rotondo, il libero è Pietrangeli. Tutto come da copione.
Parte forte la capolista, per niente intimorita dal tifo “infernale” che ruggisce all’interno del Palabucalo. Anche questo è sintomo di grande maturità di un gruppo che cresce sempre più di giorno in giorno.
Al primo time out tecnico le marsalesi scattano avanti (8-6) e allungano al secondo (16-10). Panucci, Biccheri e Pinzone sotto l’abile regia di Mordecchi  cercano di far capire subito quali sono le gerarchie del campionato.
La battuta marsalese mette sovente in difficoltà la ricezione avversaria e Santa Teresa subisce l’onta azzurra che porta all’1-0 (25-20).
Coach Jimenez striglia le sue ragazze e al ritorno sul taraflex c’è un’altra Mam.
Stavolta è la battuta delle messinesi a mettere in difficoltà la ricezione della Sigel, e sopratutto crescono le due centrali di Santa Teresa che mettono a terra palloni importanti. Il parziale scorre sui binari di Santa Teresa (5-8) e già al secondo time out tecnico (9-16) il vantaggio diventa incolmabile.
I “discrezionali” chiamati da coach Campisi non riescono a dare una sterzata al set. Santa Teresa impatta con merito (13-25) e si va avanti.
Anche il terzo set pende verso la squadra di casa. Nonostante l’equilibrio sia più tangibile. Santa Teresa continua a battere meglio, Agostinetto mette le sue attaccanti nelle condizioni migliori e il muro azzurro non riesce a contenere l’impatto. Le traettorie di Facco e socie diventano imprendibili per la difesa marsalese e la squadra locale affonda il colpo. Va in vantaggio 2-1 (19-25) in mezzo alla bolgia che aumenta il suo entusiasmo.
E la Sigel?? La capolista “batte presente” al quarto parziale. Con un inizio fulminante e con la rabbia di “una belva ferita”. Panucci e compagne scuotono il taraflex con una reazione “da grande squadra” e rimandano tutto al tie break (25-13).
Così inizia la “lotteria” del quinto ed ultimo set. Qui è una gara “punto a punto” che scandisce un equilibrio infinito fino al rush finale.
Si gioca sul filo dei nervi. La gara diventa palpitante e le emozioni scandiscono i punti con le squadre incollate l’una all’altra.
I palloni aumentano il loro peso e la responsabilità di metterli a terra diventa sempre più difficile.
Se da un lato la spinta emotiva di un pubblico “incredibile” mette il turbo a Santa Teresa (12-10), nel momento topico della gara è la “freddezza” e la “determinazione” di chi fa della propria lucidità un’arma in più a fare la differenza.
Così il derby svolta verso Marsala, e la capolista esce tra gli applausi di una tifoseria che dimostra, se mai ce ne fosse stato bisogno, cosa significa sportività e passione in Sicilia.
E’ la gioia della Sigel che ancora una volta, sotto una quindicina di “coraggiosi” tifosi, esplode tra abbracci e lacrime di gioia.
Ma consentiteci di dire che al Palabucalo di Santa Teresa, il derby di Sicilia, non ha visto sconfitti. Hanno vinto tutti perchè ha vinto lo sport, quello vero, quello fatto di rispetto e di valori che fanno bene alle giovani generazioni.
La Sigel, dal canto suo, complici i risultati di questo week and, porta a nove i punti di vantaggio sulla seconda…….il sogno continua!!!
IL TABELLINO
MAM SANTA TERESA MEÂ
Facco 19 (30% attacco e 2 muri) – Composto 16 (50% attacco e 6 muri) – Mazzulla 13 (34% attacco. 3 muri, 48% ricezione) – Vico 8 (29% attacco e 44% ricezione) – Rotondo 7 (25% attacco, 2 muri) – Agostinetto 1
Pietrangeli (L) – 66% ricezione (18% perfetta)
SIGEL PALLAVOLO MARSALA
Panucci 20 (38% attacco, 54% ricezione) – Biccheri 13 (25% attacco, 3 muri. 1 aces in battuta) – Macedo 11 (50% attacco, 5 muri, 2 aces in battuta) – Agola 7 (18% attacco, 60% ricezione, 1 muro, 1 aces in battuta) – Mordecchi 6 (4 aces in battuta) – Pinzone 5 (19% attacco, 2 muri) – Patti 1 (50% attacco, 50% ricezione)
Marinelli (L) – 58% ricezione (29% perfetta)
Arbitri: Alessandro Cavalieri di Lamezia Terme e Giovanni Rizzica di Reggio Calabria