Gli appelli caduti nel vuoto, la ricerca insistente di nuovi sponsor ed il rammarico di dovere dire addio alla serie A. Sono, purtroppo, rimaste indimenticabili quelle giornate di giugno quando la Pallavolo Marsala cercava in ogni modo di rimanere ancorata a quel campionato che rappresentava l’orgoglio ed il vanto di appassionati e sportivi.
La politica aveva fatto poco per aiutare la società, si era, comunque, fatta interprete del sentimento comune: il Sindaco Giulia Adamo aveva scritto una lettera aperta agli imprenditori locali, aveva convocato una riunione (andata deserta) ed aveva chiamato a raccolta i giornalisti. L’unico intento di sensibilizzare e coinvolgere le realtà produttive. In pochi hanno risposto, sola un paio di imprese – oltre a quelle storicamente legate alla società – hanno creduto nel progetto della Pallavolo Marsala, anzi hanno creduto nel valore sociale di un investimento a favore dei giovani.
Ci hanno creduto le Cantine Frazzitta e ci ha creduto la Sicilfert, azienda convinta che la sponsorizzazione di una società che punta, non solo sulla prima squadra, ma anche sul settore giovanile (il migliore dell’Italia meridionale), sia un modo concreto di mettersi al servizio della città. “Siamo fermamente convinti del valore sociale dello sport – ha sottolineato il presidente della Sicilfert, Pietro Foderà – da imprenditori marsalesi abbiamo sentito il dovere di rispondere all’appello lanciato dal Sindaco per fare qualcosa di concreto soprattutto per i giovani. Non è il momento di stare a guardare soltanto all’interno delle proprie aziende, ma di mettersi al servizio del territorio attraverso progetti di inclusione dei giovani che trovano nello sport valori profondi”.
Valori che vedono adesso la Sicilfert al fianco della Pallavolo Marsala che ha iniziato in maniera entusiasmante il campionato di B1 (due vittorie contro formazioni che puntano alla promozione) e prepara un’altra stagione esaltante per il proprio settore giovanile. “L’esempio della Sicilfert è emblematico – ha detto il direttore sportivo Maurizio Buscaino – abbiamo al nostro fianco un’azienda che non pensa al ritorno commerciale di una sponsorizzazione, ma investe perchè convinta che lo sport possa rappresentare il migliore tra i progetti sociali di coinvolgimento dei giovani. La sensibilità di imprenditori come Pietro Foderà ci conforta sul messaggio che lanciamo da anni dal Pala Bellina, e cioè che, al di là dei risultati conseguiti, siamo abituati a guardare l’evento sportivo dal punto di vista educativo ed aggregativo”.