Hanno fatto pallavolo da quando avevano tredici anni. Lo hanno fatto quando i campi erano all’aperto e i palazzetti soltanto nei loro sogni. Quando i palloni pesavano “un accidente”, magari sotto l’acqua e il vento. Era una pallavolo “povera” fatta di scarpe, maglietta e pantaloncini che tutti insieme costavano appena 10.000 lire (era il tempo della lira!!!).
Per rimetterli insieme e rievocare quei tempi , per riviverli, magari solo per una sera, sono bastate alcune telefonate e l’attivazione dei nuovi sistemi di comunicazione (da facebook a whatsapp).
Nei locali accoglienti di una pizzeria marsalese, grazie all’iniziativa di alcuni di loro ( Maurizio Falco, nostro dirigente, uno dei promotori), venerdi della scorsa settimana si sono rivisti e riabbracciati, con qualche punta di emozione.
Un “mucchio selvaggio” di vecchie glorie della pallavolo trapanese ha dato vita a un “flash mob” sportivo e mangiereccio senza precedenti.
Una iniziativa “unica” nel suo genere li ha rimessi tutti insieme. Avversari a quei tempi, oggi “nostalgici” della pallavolo , hanno condiviso per una sera “la gioia” di rivivere i migliori anni della loro vita!
Giocatrici e giocatori della provincia che hanno fatto la storia di questo splendido sport nel nostro territorio tutti insieme “appassionatamente”.
Dalle atlete della Tricolore e della Pgs che per primi portarono il nome di Marsala nella seconda serie nazionale (allora dopo la serie A “unica” c’era la serie B, anch’essa “unica”), a chi addirittura calcò i campi della serie A maschile, come i giocatori del Volley Club Campobello. Ma anche semplici “panchinari” oppure allenatori di ieri con la vocazione a fare il presidente oggi.
C’erano proprio tutti.
E’ stata una serata all’insegna della goliardia. La tavola imbandita è servita solo a tenerli impegnati e soprattutto ad allontanarli solo per un attimo dai ricordi.
I veri protagonisti sono stati loro, con le loro macchine fotografiche e gli i-phone a immortalare il grigio dei capelli (per chi ha avuto la fortuna di mantenerli tutti!) e qualche ruga che inevitabilmente ne ha segnato il volto.
C’è stato perfino il classico riconoscimento per “il giocatore e la giocatrice più forte di tutti i tempi”, che non può mancare in serate come questa .
In particolare il premio al miglior giocatore è stato riconosciuto a Matteo Asaro. Forte schiacciatore mazarese che ha calcato “all’epoca” anche i campi della serie A con il Volley Club Campobello.
Mentre per il “volley rosa” il riconoscimento è andato a Rossana Giacalone. Rossana fu una delle primissime atlete ad essere convocata in un raduno nazionale e ancora oggi conserva la maglia che indossò per l’occasione con tanto di distintivo della “nazionale italiana” .
E poi “per aver contribuito allo sviluppo e alla promozione della pallavolo a Marsala” non poteva mancare il riconoscimento a Maurizio Buscaino, oggi direttore sportivo della Sigel, che negli anni è diventato simbolo del volley lilibetano.
Tutti a raccontarsi e a rievocare gli aneddoti più strani. Quelli che li han fatto sorridere e qualche volta anche piangere. Le vittorie e le sconfitte. Abbracci e sorrisi. Grande atmosfera, bella gente. Questo è il nostro sport. Questa è la pallavolo.
Una grande torta ha chiuso la serata e soprattutto la promessa a rivedersi, tutti quanti, l’hanno prossimo, magari anche con chi stavolta per “motivi di forza maggiore” ha saltato l’appuntamento.